sabato 2 maggio 2015

I valori del guerriero

Quando una persona comincia la pratica di un arte marziale inizia una nuova vita, in quanto trasporta tale disciplina nella sua quotidianità e ci si uniforma ad essa, ricordiamo che il significato di tale disciplina va a ricercarsi in Marte che è per l'antica cultura greca il dio della guerra, nella guerra infatti vi è una continua sopravvivenza e in questa lotta l'uomo protegge la propria l'integrità fisica.
Oggi questa arte viene usata in caso di necessità, però se andiamo a ritroso nel tempo scopriremo che proprio nei campi di battaglia si svilupparono le prime arti marziali, ogni giorno si rischiava la vita e la necessità di difendersi diede forma a questa nuova disciplina.
La storia vede piano piano una larga diffusione di questa arte in tutto il globo, ogni popolazione ha sviluppato una sua arte marziale e in ognuna di esse vi sono storie e tradizioni diverse, anticamente a poche persone veniva concesso l'onore di apprendere tale arte e solo coloro che dimostravano integrità morale e determinazione di ferro potevano cominciare questa nuova vita entrando a far parte di un gruppo ristretto, nel quale ognuno vedeva incrementare gradualmente le proprie capacità marziali.
Questo piccolo gruppo si identificava come una vera e propria famiglia, il maestro indirizzava i suoi studenti verso la giusta via, gli educava come dei veri e propri figli e quello che si andava a formare in questo percorso di apprendimento era un nuovo guerriero.
Quando si parla di guerriero alcune volte si equivoca il suo significato.
Il guerriero che è per l'appunto un praticante di un arte marziale è una persona che sviluppa delle virtù, e non si può intendere come persona incline alla guerra anzi prerogativa del guerriero è la ricerca continua della pace, una pace che alberga dentro di lui e la circonda.
Tutti i vizi più comuni dell'uomo vanno ad intaccare l'integrità morale della persona, quindi la prima lotta è contro i propri demoni, tali demoni da intendersi come paura , rabbia frustrazione, ira ecc..
Questo conflitto porta la persona a non dare spazio a queste paure, una volta che il nostro animo risulta tranquillo come un placido stagno trasportiamo questa calma all'esterno, il conflitto con altre persone intacca la nostra tranquillità e quando rompiamo la nostra pace interiore roviniamo quella degli altri.
Colui che entra nella comunità dell'Hek Ki Boen Eng sancisce il suo ingresso recitando il seguente giuramento :
1. Crescerò fisicamente, mentalmente, emotivamente e spiritualmente basando la mia vita sul
Kung Fu. .
2. Userò le mie capacità fisiche solo per proteggere la mia vita e la vita degli altri. 
3. Raggiungerò il mio pieno potenziale nello sviluppo della Conoscenza, dell'Onestà e della Forza.
4. Non mi ribellerò contro il mio Insegnante, il mio Maestro ed il mio Gran Maestro.
5. Non andrò mai contro i miei Fratelli e le mie Sorelle dell'HKB.
6. Sarò responsabile delle mie azioni se utilizzerò le mie capacità di praticante di HKB.
7. Continuerò ad allenare l'HKB Eng Chun per il resto della mia vita.
8. Custodirò e preserverò il sistema.
Queste parole sono ricche di significato infatti la prima prerogativa che notiamo che deve avere un allievo è il rispetto, rispetto verso il proprio Insegnante, il proprio Maestro, il gran Maestro e suoi compagni di allenamento, tale sentimento sarà prerogativa di ogni praticante, il quale anche al di fuori del Bukoan quando si relaziona con altre persone mostrerà rispetto verso gli altri.
Le capacità marziali potranno essere usate solo per tutelare la propria vita e quella degli altri e qualsiasi altro utilizzo al di fuori di tale principio non sarà accettato, verrà posto il kung fu come stile di vita e una persona dovrà in tutti gli ambiti della vita adattarsi ai principi dell'Hek Ki Boen Eng Chun.
 
Il praticante dovrà elevarsi accrescendo la sua onesta e tutte le sue virtù, a questo punto si intende la grande importanza che ha il kung fu come un vero e proprio strumento educativo, dalla continua pratica si scopriranno le proprie capacità e i propri limiti, a questo proposito possiamo far riferimento a quando l'orso incrocia il cammino della tigre.
Infatti quando l'orso sta per incrociare il cammino della tigre cambia strada, non è un fatto di paura, è una presa di coscienza, entrambi gli animali saranno forti ma se ci dovesse essere uno scontro di sicuro ci saranno ferite o addirittura di peggio, l'orso per questa sua attitudine ha coscienza della sua forza e non mette mai in pericolo la vita altrui.
Il messaggio dell'Hek Ki Boen Eng Chun è come il messaggio dell'orso, è un messaggio di pace e solo in caso di necessità si possono usare le proprie capacità.

Nessun commento:

Posta un commento