Quando una persona comincia la pratica
di un arte marziale inizia una nuova vita, in quanto trasporta tale
disciplina nella sua quotidianità e ci si uniforma ad essa,
ricordiamo che il significato di tale disciplina va a ricercarsi in
Marte che è per l'antica cultura greca il dio della guerra, nella
guerra infatti vi è una continua sopravvivenza e in questa lotta
l'uomo protegge la propria l'integrità fisica.
Oggi questa arte
viene usata in caso di necessità, però se andiamo a ritroso nel
tempo scopriremo che proprio nei campi di battaglia si svilupparono
le prime arti marziali, ogni giorno si rischiava la vita e la
necessità di difendersi diede forma a questa nuova disciplina.
La storia vede piano piano una larga diffusione di questa arte in tutto il globo, ogni popolazione ha sviluppato una sua arte marziale e in ognuna di esse vi sono storie e tradizioni diverse, anticamente a poche persone veniva concesso l'onore di apprendere tale arte e solo coloro che dimostravano integrità morale e determinazione di ferro potevano cominciare questa nuova vita entrando a far parte di un gruppo ristretto, nel quale ognuno vedeva incrementare gradualmente le proprie capacità marziali.
Questo piccolo gruppo si identificava come una vera e propria famiglia, il maestro indirizzava i suoi studenti verso la giusta via, gli educava come dei veri e propri figli e quello che si andava a formare in questo percorso di apprendimento era un nuovo guerriero.
Quando si parla di guerriero alcune volte si equivoca il suo significato.
La storia vede piano piano una larga diffusione di questa arte in tutto il globo, ogni popolazione ha sviluppato una sua arte marziale e in ognuna di esse vi sono storie e tradizioni diverse, anticamente a poche persone veniva concesso l'onore di apprendere tale arte e solo coloro che dimostravano integrità morale e determinazione di ferro potevano cominciare questa nuova vita entrando a far parte di un gruppo ristretto, nel quale ognuno vedeva incrementare gradualmente le proprie capacità marziali.
Questo piccolo gruppo si identificava come una vera e propria famiglia, il maestro indirizzava i suoi studenti verso la giusta via, gli educava come dei veri e propri figli e quello che si andava a formare in questo percorso di apprendimento era un nuovo guerriero.
Quando si parla di guerriero alcune volte si equivoca il suo significato.
Il guerriero che è
per l'appunto un praticante di un arte marziale è una persona che
sviluppa delle virtù, e non si può intendere come persona incline
alla guerra anzi prerogativa del guerriero è la ricerca continua
della pace, una pace che alberga dentro di lui e la circonda.
Tutti i vizi più comuni dell'uomo
vanno ad intaccare l'integrità morale della persona, quindi la prima
lotta è contro i propri demoni, tali demoni da intendersi come paura
, rabbia frustrazione, ira ecc..
Questo conflitto porta la persona a non
dare spazio a queste paure, una volta che il nostro animo risulta
tranquillo come un placido stagno trasportiamo questa calma
all'esterno, il conflitto con altre persone intacca la nostra
tranquillità e quando rompiamo la nostra pace interiore roviniamo
quella degli altri.
Colui che entra nella comunità
dell'Hek Ki Boen Eng sancisce il suo ingresso recitando il seguente
giuramento :
1. Crescerò fisicamente,
mentalmente, emotivamente e spiritualmente basando la mia vita sul
Kung Fu. .
2. Userò le mie capacità
fisiche solo per proteggere la mia vita e la vita degli altri.
3. Raggiungerò il
mio pieno potenziale nello sviluppo della Conoscenza, dell'Onestà e
della Forza.
4. Non mi ribellerò
contro il mio Insegnante, il mio Maestro ed il mio Gran Maestro.
5. Non andrò mai contro
i miei Fratelli e le mie Sorelle dell'HKB.
6. Sarò responsabile
delle mie azioni se utilizzerò le mie capacità di praticante di
HKB.
7. Continuerò ad
allenare l'HKB Eng Chun per il resto della mia vita.
8. Custodirò e
preserverò il sistema.
Queste parole sono ricche di
significato infatti la prima prerogativa che notiamo che deve avere
un allievo è il rispetto, rispetto verso il proprio Insegnante, il
proprio Maestro, il gran Maestro e suoi compagni di allenamento, tale
sentimento sarà prerogativa di ogni praticante, il quale anche al di
fuori del Bukoan quando si relaziona con altre persone mostrerà
rispetto verso gli altri.
Le capacità marziali potranno essere usate solo per tutelare la propria vita e quella degli altri e qualsiasi altro utilizzo al di fuori di tale principio non sarà accettato, verrà posto il kung fu come stile di vita e una persona dovrà in tutti gli ambiti della vita adattarsi ai principi dell'Hek Ki Boen Eng Chun.
Le capacità marziali potranno essere usate solo per tutelare la propria vita e quella degli altri e qualsiasi altro utilizzo al di fuori di tale principio non sarà accettato, verrà posto il kung fu come stile di vita e una persona dovrà in tutti gli ambiti della vita adattarsi ai principi dell'Hek Ki Boen Eng Chun.
Il praticante dovrà elevarsi accrescendo la sua
onesta e tutte le sue virtù, a questo punto si intende la grande
importanza che ha il kung fu come un vero e proprio strumento
educativo, dalla continua pratica si scopriranno le proprie capacità
e i propri limiti, a questo proposito possiamo far riferimento a
quando l'orso incrocia il cammino della tigre.
Infatti quando l'orso sta per
incrociare il cammino della tigre cambia strada, non è un fatto di
paura, è una presa di coscienza, entrambi gli animali saranno forti
ma se ci dovesse essere uno scontro di sicuro ci saranno ferite o
addirittura di peggio, l'orso per questa sua attitudine ha coscienza
della sua forza e non mette mai in pericolo la vita altrui.
Il messaggio dell'Hek Ki Boen Eng Chun è come il messaggio dell'orso, è un messaggio di pace e solo in caso di necessità si possono usare le proprie capacità.
Il messaggio dell'Hek Ki Boen Eng Chun è come il messaggio dell'orso, è un messaggio di pace e solo in caso di necessità si possono usare le proprie capacità.
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