sabato 30 maggio 2015

Liberarsi dalle prese, strumento utile in caso di emergenza

La tranquillità di tutti i giorni spesso ci fa dimenticare che nel mondo in cui viviamo esistono casi in cui una persona può essere soggetta ad una aggressione e quando siamo costretti a usare le mani per difenderci rischiamo di andare in panico, infatti non essendo abituati a dover salvaguardare personalmente alla nostra integrità fisica ci viene difficile di muoverci in maniera adeguata per evitare il pericolo.
Lo scontro è un evento straordinario e le cause che possono scatenarlo possono essere di varia natura, però in alcuni casi può non esserci una causa precisa, in questo caso si tratta solo di violenza e allora l'aggressore userà ogni mezzo a sua disposizione per recarci danno, in questa situazione spiacevole possiamo ricevere pugni e darli, ma quando ci bloccano le mani entriamo in una zona di pericolo, perché i nostri movimenti saranno limitati al minimo e il nostro aggressore farà in modo di stroncare sul nascere ogni nostra possibile reazione.
Ci sono delle discipline che lavorano su come liberarsi da una presa e questo permette ai praticanti di poter sfuggire al controllo dell'aggressore, nel gruppo di studio si lavora anche in situazioni critiche come questa, viene simulata una presa e chi la esegue non deve essere per niente collaborativo, al fine di testare la tecnica e se essa risulta efficace con un compagno che ha intenzione di afferrarci sul serio nella realtà avremo buone probabilità di successo.
L'Hek Ki Boen Eng Chun come sistema ha una risposta a ogni tipo di attacco, la difesa personale ci da la possibilità di non entrare in panico perché che ci permette di reagire a uno scontro a breve distanza e la situazione in tal modo può cambiare, le principali situazioni che andiamo ad analizzare sono le seguenti: prese a un braccio, a due braccia, alla gola e al petto.
Il concetto che sta alla base per liberarsi da una presa è la stesso che usiamo nella dinamica normale del combattimento, cioè occupiamo lo spazio e sfruttando lo spazio del nostro avversario reagiamo usando movimenti morbidi che ci consentono di liberarci dalla stretta avversaria.
Ogni tecnica va ripetuta costantemente per essere assimilata e eseguita in maniera naturale, anzi fra le tante tecniche che possiamo apprendere questa presenta una difficoltà maggiore perché liberarsi da una presa significa che il nostro avversario si è avvicinato così tanto che se il nostro movimento non è immediato e preciso ci ritroveremo a ricevere tanti pugni e non saremo stati in grado di poter ribaltare la situazione.

Queste tecniche che ci permettono di liberarci da una presa rientrano nella difesa personale e consente a chi le utilizza ad avere una opportunità per ritrovarsi in una situazione a suo favore, infatti non solo ci liberiamo dalla stretta dell'avversario, ma alla sua presa rispondiamo con un nostro pugno oppure possiamo eseguire un altra presa che blocca le braccia del nostro opponente e a tal proposito lo rendiamo inoffensivo.
Però durante il corpo a corpo dobbiamo tenere sempre sotto controllo l'avversario, conoscere il metodo che ci permette di liberarci dalla stretta dell'avversario non significa che dobbiamo porre la totale fiducia in questa tecniche, anzi dobbiamo sempre evitare che l'avversario si avvicini così tanto per bloccarci, dobbiamo pensare che liberarci da una presa rappresenta l'ultimo strumento per uscire da una situazione critica.

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