domenica 5 giugno 2016

Non lanciamoci sull'avversario, aspettiamo

La distanza è un elemento di grande importanza e in uno scontro può favorire un lottatore rispetto all'altro.
A questo proposito si parla di distanza: lunga, media e corta.
Quando lo spazio che divide i due atleti è minimo avremo una corta distanza, uno spazio maggiore ci da una distanza media e infine quando lo spazio che divide i due atleti è considerevole avremo una lunga distanza.
 
Quale di queste tre si utilizza dipende dall'atleta, non esiste una distanza migliore rispetto un altra, però si può dire che ognuno di noi si può trovare a proprio agio con una in particolare, però l'abituarsi a qualcosa in particolare può limitare il nostro stile di combattimento.
Faccio un esempio, se siamo abituati a combattere a corta distanza e ci troviamo di fronte un avversario che è bravo a prendere una lunga distanza ci ritroveremo in difficoltà, questo perché faremo di tutto per tenerlo il più possibile vicino a noi e consumeremo un sacco di energie soltanto per mantenerci in una zona di comfort.
Il vero problema è uno in particolare, il voler cercare a tutti i costi il nostro avversario, questo perché non sapremo mai chi ci possiamo trovare di fronte e se capita che ci scontriamo con un atleta più veloce o più forte rispetto noi rischiamo di andare incontro al pugno senza badare alla nostra incolumità.
 
Il voler colpire a tutti i costi non è di sicuro la strategia migliore, questo perché non possiamo competere con chi è più preparato di noi sia a livello di potenza che velocità, ci sarà sempre qualcuno più forte di noi e quindi sapendo che in uno scontro forza contro forza vince quello più forte, dobbiamo giocare d'astuzia.
Di sicuro sappiamo che se ci buttiamo sul nostro avversario non concludiamo niente perché niente ci può mettere al sicuro da una raffica di pugni, è vero se siamo allenati possiamo intercettare i pugni ma alla fine qualcuno entrerà e ci colpirà e a lungo andare questo ci sfiancherà.

 
Ma anche mantenerci a distanza non serve a niente, è vero che ci posizioniamo in una zona di sicurezza e non veniamo colpiti, ma così facendo non stiamo ne vincendo ne perdendo, stiamo solo perdendo tempo.
Non sapendo chi abbiamo di fronte e come possa muoversi abbiamo solo una unica opzione:
Aspettare il momento giusto per contrattaccare e chiudere lo scontro nel minor tempo possibile, la nostra energia è preziosa e non possiamo sprecarla perché alla fine si esaurisce,attacco e difesa si fondono insieme al fine di ottenere la massima efficienza in un solo movimento.
Tutto questo ci aiuterà di molto e in questo caso vedremo come i nostri movimenti si adegueranno a quelli dell'avversario, come l'acqua che non ha forma può assumere qualsiasi forma, anche noi sfrutteremo la non forma contro la struttura dell'avversario.