lunedì 26 marzo 2018

LIBERIAMOCI DELLA NOSTRA FORZA


Uno dei motti più importanti del Wing Chun afferma che dobbiamo liberarci della nostra forza, se lo abbiamo già sentito sicuramente ci saremo anche fermati un momento per rifletterci sopra, quindi può sorgere spontanea una domanda, perché dovremo farlo?

 Liberarsi della nostra forza sembra una contraddizione, ma se approfondiamo potremo capire meglio la situazione e alla fine tutto ci risulterà più lineare.
Il verbo ‘’liberarsi’’ ci fa intendere alla possibile esistenza di un legame o di una limitazione, che può quindi condizionare le nostre azioni e sfruttare al meglio quello che abbiamo a disposizione può risultare assai complesso, in altri termini potrebbe succedere che la forza si può trasformare in un freno a mano che ci impedisca di far scorrere la nostra energia e qui risulta importante la necessità di svincolarsi da questa costrizione per riprendere il controllo della situazione. 

La forza può risultare un impedimento? Assurdo starà pensando qualcuno, ma spesso si fa un po’ di confusione e crediamo che tra forza ed energia non ci sia differenza, ma non è così e crediamo che grazie alla forza possiamo risolvere tutti i problemi. Però è da precisare che quando parliamo di forza ci riferiamo a quella facoltà motoria che ci consente di prevalere su una resistenza tramite un lavoro sulla crescita della tensione da parte della muscolatura, mentre l’energia si può manifestare anche senza l’intervento di tensioni muscolari. 


L’energia si manifesta attraverso i nostri movimenti e grazie ad essa riusciamo a far esplodere verso l’esterno quello che abbiamo all’interno, lo scontro tra le forze è tra una delle cose più normali che può accadere in natura ma adesso voglio porre questa domanda: quello che abbiamo deciso di fare è stata sempre la scelta più opportuna? Mi spiego meglio se ci aggrappiamo al concetto di forza escluderemo a priori un’altra possibile soluzione al problema e quindi legarci solo ad essa può limitarci. Nella realtà quando due forze si scontrano la rigidità del corpo e della mente intervengono e guidano le nostre reazioni istintive che ci trasformano come un toro che carica senza curarsi di quello che succede, rischiando quindi anche la nostra stessa incolumità, il nostro unico obbiettivo è diventato prevalere sull’altro a ogni costo, ma se la forza da affrontare è troppo grande allora rischieremo di rimanere schiacciati da tutto ciò. Appare chiaro che quando la forza non ci controlla la situazione cambia e tutto può volgere a nostro favore, il nostro corpo sarà più sciolto e potremo usare la giusta pressione energetica che ci permetterà a far fluire l’energia in entrata e in uscita, se ci sarà anche una sola possibilità che la forza abbia il controllo su di noi allora il nostro avversario sarà agevolato, il punto cruciale da capire è che se usiamo la forza potremo muoverci a scatti, quindi rischiamo di non essere fluidi e daremo l’occasione di liberarci di noi, proprio qui nasce la necessità di liberarci della nostra forza.
Nel momento che l’avversario usa la sua forza cosa succede? Nella maggior parte dei casi si contrappone la forza con altra forza, in questo scontro tra tensioni muscolari svincolarsi è tutt’altro che semplice e allora che dobbiamo riequilibrare le energie e a tal proposito useremo proprio il principio dello Im e dello Yang, senza contrastare con la forza bruta l’attacco dell’avversario nel punto di contatto metteremo la pressione sufficiente che ci consentirà di far fluire l’attacco del nostro opponente.

Per fare ciò dobbiamo tenere in considerazione due aspetti:

1.     Creare il vuoto da contrappore alla forza dell’avversario

2.     Lasciar fluire la forza dell’avversario ridirezionando il suo attacco

Precisiamo che essere vuoti non significa essere deboli, se lo siamo l’attacco in entrata non troverà alcun ostacolo e potrà raggiungerci senza problemi, quindi la cosa importante da fare è non farsi coinvolgere dalle proprie reazioni istintive e in presenza della forza dell’avversario dobbiamo mantenere la nostra struttura più morbida possibile. Per essere fluidi non dobbiamo perdere di vista il modello a cui ci ispiriamo, ci è stato sempre detto che l’acqua non ha forma eppure può assumere qualsiasi forma anche una piccola goccia può rompere la roccia più dura, adeguarsi ai movimenti dell’avversario e non opporvisi risulta la strategia più opportuna da intraprendere.    
Per non farci guidare da tensioni muscolari o altro risulta importante esercitarsi sul Niam Jiu (chi sao), questo ci aiuterà a sviluppare quella capacita di percepire l’energia in entrata e ad adeguarsi ad essa, andiamo ad esaminare una situazione tipo: in presenza di una mano che si avvicina ci viene naturale toglierla davanti a noi, in questa maniera avremo impedito solamente all’avversario di raggiungerci in quel momento e troverà sicuramente un'altra occasione per colpirci.
  Invece quando vediamo una mano che avanza dobbiamo rimanere calmi, se ci alziamo sentiremo le nostre cosce irrigidirsi quindi abbassare la posizione ci aiuterà a mantenerci stabili e morbidi, ovviamente non vorremo farci colpire quindi il nostro braccio incrocerà quello davanti a noi ma non con lo scopo di spostarlo, se l’avversario vuole venire verso di noi accompagneremo il suo attacco ridirenzionandolo e abbandonando la forza sfrutteremo la corretta pressione che ci permetterà di gestire al meglio la situazione.

Nella civiltà odierna risolvere i problemi con la forza è la normalità, se ci capita un problema lo affronteremo di petto e questo ci provocherà non poche tensioni emotive, allora risulta chiaro che liberarci dalla forza è un percorso che deve passare anche dalla nostra mente, cioè avere una mente limpida che non ci turba dalle cose che ci accadono intorno è una cosa che tutti vorremo avere, ma non è impossibile. Se capiterà l’occasione di arrabbiarci per qualcosa non lasciamoci influenzare dal problema in se ma andiamo oltre, come si dice se è capitato è capitato non possiamo mettere un muro che impedisca al problema di raggiungerci se ormai ci sta lasciamolo scorrere affinché ci lasci al più presto, quando ci riusciremo la mente sarà più lucida e affronteremo quello che il mondo ci propone in maniera differente, sempre attraverso questo abbandono delle risoluzioni attraverso la forza per dare spazio alla fluidità del pensiero.
Una mente libera guida un corpo libero, se vogliamo liberarci di tutte quelle tensioni che ci impediscono di far fluire i nostri movimenti dobbiamo partire dalla mente e quando saremo liberi da pensieri che ci riempiono inutilmente la testa entreremo in una fase di ascolto, reagire senza costrizioni diventerà per noi normale e attraverso questo continuo lavoro su di noi saremo riusciti a ottenere quella abilità di reagire senza usare inutili tensione muscolari che ci frenano e saremo stati in grado di liberarci della nostra forza.



lunedì 8 gennaio 2018

Ritorniamo in forma dopo le feste



Il nuovo anno è cominciato da poco, ricordi di belle serate trascorse tra amici e parenti sono ancora belli limpidi nella nostra mente: abbiamo riso, scherzato, fin a rilassarci completamente e per un momento abbiamo potuto dimenticare i nostri problemi.
 Come ogni Anno abbiamo un pensiero che frulla nella nostra mente, cioè questo nuovo Anno voglio ripartire da me, abbiamo delle aspettative e obbiettivi nuovi da raggiungere e una delle nostre mete più importanti è un classico, ritornare in forma dopo le serate passate tra eccessi e bagordi.
Ripartire da noi sembra una cosa banale non lo è, raggiungere il peso forma vuol dire mettersi in gioco per migliorarsi e a volte quando lavoriamo su un obbiettivo ci limitiamo in quello che realmente possiamo fare, quando si inizia un nuovo percorso ci ritroviamo ad affrontare delle resistenze , è uno dei primi ostacoli che dobbiamo affrontare è proprio la nostra mente.

  Forse non è la prima volta che ci riproponiamo il raggiungimento del nostro 
  peso  forma ma in un mare di parole che affollano la nostra mente spesso      abbandoniamo il nostro buon proposito a favore di qualcosa che ci
sembra più interessante, o perché questo obbiettivo ci sembra troppo 
difficile da raggiungere o peggio perché qualcuno ci ha spinti
 a smettere di credere in noi.

Avremo spesso sentito dire le parole ‘’ siamo ciò che mangiamo ‘’ , a una prima interpretazione di questa frase potremo affermare che quando mangiamo tanto tendiamo a ingrassare e quando mangiamo poco siamo più propensi a essere magri e quindi ci daremo questa spiegazione, l’alimentazione è un bisogno primario che ha accompagnato l’uomo nei secoli ed è tutt’ora un cardine molto importante della sua vita.
Quando sentiamo parlare di alimentazione pensiamo al cibo, per alimentarci assimiliamo e consumiamo cibo, quindi l’alimentazione del nostro corpo è il cibo e invece per quanto riguarda la mente?
Se per un momento smettiamo di pensare la nostra mente si ritroverà in uno stato di quiete e quando ricominceremo di nuovo a riflettere su qualcosa la nostra mente tornerà in azione e lavorerà un'altra volta in maniera conscia.
Possiamo quindi dire che i pensieri alimentano la nostra mente, ma come spesso capita dobbiamo fare una selezione di ciò che ci capita davanti ai nostri occhi, cioè non tutto quello che incrociamo ci è utile anzi potrebbe anche rallentarci o addirittura in alcuni casi ci può frenare nel raggiungimento del nostro scopo.
Fra i vari cibi prendiamo ad esempio i Funghi, i quali possono essere: buoni, tossici o velenosi da mangiare.
I pensieri giusti ci guidano verso il nostro risultato, ma altri invece ci possono rallentare e quante volte ci è capitato che avevamo la mente così piena di pensieri che questo ha condizionato tanto le nostre azioni che abbiamo smesso di perseguire la nostra meta?


Molti si ritroveranno in quello che ho detto e quando siamo in una fase di stallo ci dovremo fermare un momento per porci alcune domande:
·      
           Che cosa vogliamo?
·        Che cosa sta succedendo ora?
·        Che cosa ci impedisce di ottenere ciò che vogliamo?
·        Di che cosa abbiamo bisogno per ottenere ciò che vogliamo
·        Come facciamo a sapere se procediamo in modo adeguato verso il nostro obbiettivo?
·        Lo abbiamo mai conseguito prima d’ora? Che cosa abbiamo fatto per conseguirlo?

Dobbiamo sempre avere bene a mente cosa desideriamo o il risultato che vogliamo perseguire, la nostra situazione attuale ci deve essere chiara, dobbiamo anche sapere cosa ci impedisce di raggiungere il nostro obbiettivo e allo stesso tempo cosa abbiamo realmente bisogno per raggiungere il nostro scopo, quali sono le risorse necessarie per ottenere ciò, stiamo realmente lavorando bene nel raggiungimento di quello che desideriamo e soprattutto quello che stiamo cercando lo abbiamo già ottenuto in passato, cosa abbiamo fatto per raggiungerlo?
Rispondere a queste domande ci aiuterà in definitiva a migliorarci.
Quando ci ritroviamo in un gruppo che ci supporta, realmente avremo la voglia di ottenere quello che vogliamo perché ci appoggerà nelle nostre scelte, quando si lavora insieme per lo stesso obbiettivo la nostra motivazione sarà forte, guardarci all’interno e all’esterno è essenziale e proprio come dice il proverbio quattro occhi sono meglio che due, poi se abbiamo bisogno di un altro parere basta chiedere e ci sarà sempre dato.
Alcune persone nella nostra famiglia Marziale hanno voluto aggiungere un ulteriore traguardo a quelli che si erano prefissati cioè la conquista del loro peso forma , il tragitto sarà impegnativo però saremo felici di lavorare insieme a te per aiutarti a raggiungere il tuo scopo.