domenica 24 aprile 2016

Non tutti siamo artisti marziali ma tutti possiamo diventarlo

Varie possono essere le ragioni che ci possono far venire voglia di cominciare un percorso marziale, tutti hanno visto i film di Bruce Lee i quali hanno reso il kung fu famoso in tutto il mondo, ma pochi hanno deciso 


di intraprendere questo nuovo cammino che porta al raggiungimento di nuove abilità e che ci permettono di avere una maggiore consapevolezza di noi stessi e degli altri.
Il kung fu è una lotta continua con noi stessi per la conquista di queste abilità speciali, a primo avviso si può pensare al marzialista come un appassionato della disciplina, però questo desiderio può sbocciare in qualsiasi momento.
Lo scopo che portano i vari praticanti a cominciare possono essere di varia natura: ecco che abbiamo coloro che cominciano perché vogliono fare qualcosa di diverso dal solito, coloro che vogliono muoversi, coloro che si vogliono rilassare, coloro che

vogliono allontanarsi dalla realtà per immergersi nella pratica e dimenticare i propri problemi, ecc...
Abbiamo alla fine persone di vario tipo e ognuno dei quali può raccontare una storia diversa, ma ognuno di loro ha una cosa in comune, l'amore che ha nei confronti della disciplina.
In questo mare di emozioni vi è un flusso continuo di persone che ogni giorno si allenano con l'obbiettivo di portarsi sempre più avanti nel loro cammino, anche se lo scopo iniziale è diverso tutti alla fine vogliono raggiungere la stessa meta, la cintura nera.
Non ci sono requisiti specifici per la pratica del kung fu, ognuno di noi può raggiungere lo scopo, infatti nella famiglia HKB abbiamo un detto: una cintura nera è una cintura bianca che non si arrende mai.
Nessuno nasce che già sa tutto bisogna conquistare col duro lavoro il livello che si vuole ottenere, ecco perché non tutti siamo artisti marziali ma tutti possiamo diventarlo.


Come non tutti nascono che sanno già tutto allo stesso modo non tutti partono con lo stesso entusiasmo, cioè la passione come ho detto prima può nascere col tempo, succederà che troveremo delle persone che all'inizio non sembravano adatte alla pratica, ma alla fine dentro di loro nasce il seme della passione e questo permetterà loro di raggiungere un certo obbiettivo in maniera più rapida rispetto ad altri, questo entusiasmo alimenterà il loro animo e questa sete di conoscenza sarà un buon ingrediente per dare un'accelerata alla conquista dell'obbiettivo.
Non è un cammino facile ma ognuno sa che può essere un valido aiuto per l'altro, con questa collaborazione continua si instaura un ambiente sereno all'interno del gruppo e se anche fuori c'è qualcosa che non va l'HKB darà un grosso aiuto per superare i problemi di tutti i giorni e mantenere sempre constante l'armonia dentro di noi.

domenica 10 aprile 2016

Attacco o difesa oppure attacco e difesa


Oggi voglio parlare di difesa e attacco, analizziamo più in profondità questi due concetti.

Quando parlo di attacco e difesa normalmente ci viene da pensare a uno scontro, cioè una persona viene attaccata e quindi si difende, questa logica è propria di molte arti marziali o sport da combattimento.
Prevalentemente una persona in uno scontro anche amichevole avrà due opzioni: Attaccare o difendere,è vero nel titolo ho scritto difesa o attacco e da ciò si potrebbe intendere che questi sono gli unici schemi che si possono prendere in considerazione, ma questa è solo una parte di verità.
Perché è vero che si può attaccare o difendere ma è anche vero che si può attaccare e difendere.
Mi spiego meglio, noi occidentali amiamo molto analizzare bene la situazione separando anche le singoli parti che compongono il tutto: quindi per noi viene semplice spiegare che possiamo attaccare o difendere, queste per noi sono due parti separate.

Invece per gli orientali non è così, perché per loro questi elementi non vanno scissi, la realtà per loro è che questi due elementi si possono usare insieme, quindi per loro vale il ragionamento di attacco e difesa.

Si può attaccare e difendere o difendere e attaccare insieme, per noi queste parole sono difficili da capire e mettere in pratica, ma con un po' di pazienza possiamo capire meglio tale concetto.
Chi sta leggendo sicuramente sta pensando: ma se io allungo il braccio e chiudo la mano tale movimento si trasforma in un pugno che è un attacco, verissimo, ma è anche vero che abbiamo due braccia, quindi se un braccio attacca l'altro può difendere, è inutile aspettare l'iniziativa dell'avversario perché lui sarà sempre pronto per colpirci, quindi dobbiamo giocare d'astuzia facendo qualcosa che lui non si aspetta.
Possiamo dire che il nostro scudo deve essere anche la nostra spada, la nostra difesa deve nascondere un attacco ecco che questo spiega meglio il concetto di usare attacco e difesa insieme.
L'HKB prende molto in considerazione tale concetto e dalla pratica di ogni giorno facciamo si che i nostri attacchi siano anche difensivi e viceversa, ci distacchiamo dal concetto classico per abbracciare una conoscenza più ampia che da al nostro corpo una possibilità in più, tale possibilità ci permette di essere un passo avanti rispetto il nostro avversario, il quale sarà abituato a muoversi con i canoni standard mentre noi ci muoveremo diversamente proprio grazie all'HKB.

domenica 3 aprile 2016

La formazione continua


Sono appena passati tre giorni fantastici di duro lavoro all'interno del Bukoan del mio Suhu Riccardo Di Vito, esperienza sempre molto formativa per lo sviluppo delle proprie capacità.
 
Non accontentarsi mai spingere sempre di più per migliorarsi è di sicuro uno degli insegnamenti più importanti che mi ha trasmesso il mio Suhu, ecco che in ogni allenamento non mi risparmio mai e do il massimo per poter arrivare sempre più vicino al mio obbiettivo.
L'accoglienza all'interno del Bukoan è sempre squisita sia da parte del mio Maestro e di tutti gli altri fratelli della famiglia Hek Ki Boen, anche se mi trovo lontano dal mio luogo di origine la mia famiglia marziale mi fa sentire a casa.

Gli argomenti trattati sono stati numerosi, come numerose sono le ore che sono a disposizione nell'accademia, si comincia dalla mattina per finire alla sera con lezioni della classe orientation e leadership piene di contenuti.
Durante il mio periodo di permanenza abbiamo analizzato alcune tecniche contenute nella Siauw Liam Dou le quali sono utili per difenderci da attacchi provenienti da diverse direzioni (attacchi da pugno, diretto, ganci, ganci bassi, montanti, ecc..)

Parlando di difesa dagli attacchi dell'avversario non si può non parlare dello Sparring, infatti in questa ottica abbiamo visto come gestire lo spazio tra noi e l'avversario, lo studio della combinazione uno due ci ha fatto capire che bisogna bloccare l'iniziativa dell'avversario già dal primo attacco e che bisogna sfruttare la propria energia d'impulso al fine di ridurre al minimo ogni possibilità di contrattacco dell'avversario.

Per sfruttare a meglio la propria energia è di sicuro essenziale usare bene il proprio gioco di gambe per trovarsi nell'angolo giusto e quindi di dirigere il combattimento dove vogliamo noi, per quanto riguarda l'Hoat Keng si è visto come incrementare l'energia sfruttando al meglio il lavoro interno che anche senza l'ausilio del terreno ci permette di sprigionare una energia abbastanza violenta.

A conclusione di questi bellissimi giorni passati dal mio Suhu Riccardo Di Vito posso dire che non vedo l'ora di ritornare per poter usufruire di quella ricchezza che solo il mio Maestro mi può dare,
pensando al passato mi meraviglio di oggi perché mai avrei potuto immaginare che in così poco tempo potevo migliorare così tanto.
Invito chiunque voglia cominciare un percorso per far diventare la propria passione un lavoro a contattare il mio Suhu, lui sarà ben felice di aiutare se la persona che ha di fronte si vuole mettere in gioco per raggiungere i propri sogni.