Nel Wing chun le tecniche di braccia
sono più sviluppate rispetto alle tecniche che utilizzano le gambe,
infatti nel chi sao e ''Biu ji'' meglio conosciute come dita che
trafiggono, che sono gli elementi che caratterizzano il sistema
usiamo le braccia per difenderci al meglio dall'attacco avversario,
si sono sviluppate maggiormente le tecniche di braccia perché lo
scopo che si prefigge il sistema è l'economicità e la rapidità
dei movimenti.
Quando veniamo attaccati l'avversario
di norma vuole colpirci al busto o al limite alla testa, per
ottimizzare al meglio quello che abbiamo usiamo le braccia, perché
la traiettoria che percorre un nostro braccio è minore rispetto a
quella delle gambe.
Ma perché si parla tanto di
economicità dei movimenti e si pone tanto l'accento sull'essere
diretti?
Perché quando riusciamo a bloccare nel
minor tempo possibile un attacco siamo pronti a reagire all'attacco
successivo, infatti noi andiamo a bloccare l'attacco nel punto più
vicino alla sua origine, questo concetto posso definirlo fondamentale
perché quello che interessa al praticante è fermare l'iniziativa
altrui prima ancora che essa abbia trovato la sua piena
espressione.
Molto spesso nel Wing chun si fa riferimento alla geometria in quanto troviamo in essa: linee, cerchi, quadrati e altre figure che sono comuni alla disciplina che noi tutti studiamo a scuola, assimilando alla base questi concetti il wing chun ha creato un sistema scientifico che è proprio di ogni persona, perché come gli elementi della geometria possono essere appresi da tutti così il wing chun come legge universale si uniforma ad ognuno di noi e una volta appresi i principi possiamo muoverci secondo i dettami del sistema.
Ora mai si è capita l'importanza della praticità dei movimenti diretti, però dobbiamo dire che nel wing chun i calci hanno un ruolo di secondaria importanza, però un calcio ben dato può essere molto più offensivo rispetto a un pugno, in entrambi i casi gli arti ruotano ma l'elemento che contraddistingue un calcio da un pugno è data dalla dimensioni degli arti stessi.
Molto spesso nel Wing chun si fa riferimento alla geometria in quanto troviamo in essa: linee, cerchi, quadrati e altre figure che sono comuni alla disciplina che noi tutti studiamo a scuola, assimilando alla base questi concetti il wing chun ha creato un sistema scientifico che è proprio di ogni persona, perché come gli elementi della geometria possono essere appresi da tutti così il wing chun come legge universale si uniforma ad ognuno di noi e una volta appresi i principi possiamo muoverci secondo i dettami del sistema.
Ora mai si è capita l'importanza della praticità dei movimenti diretti, però dobbiamo dire che nel wing chun i calci hanno un ruolo di secondaria importanza, però un calcio ben dato può essere molto più offensivo rispetto a un pugno, in entrambi i casi gli arti ruotano ma l'elemento che contraddistingue un calcio da un pugno è data dalla dimensioni degli arti stessi.
Teniamo presente
che nelle gambe la fascia muscolare è di gran lunga superiore
rispetto a quella delle braccia, quindi quando troviamo un lottatore
abile ad usare i calci possiamo avere dei grossi problemi, però
nonostante tutto dobbiamo riflettere su un particolare di grande
importanza, dobbiamo stare attenti a quando il piede si alza dal
terreno.
Spiego meglio il concetto, il braccio in genere è abituato a stendersi per afferrare oggetti mentre la gamba non si stende mai per afferrare qualcosa, con esse possiamo camminare ma un movimento di tipo rettilineo del nostro arto risulta una forzatura del movimento naturale dello stesso, quindi per poter eseguire la tecnica del calcio devo staccare il piede dal terreno arrivare con il ginocchio al bacino e dopo posso arrivare a colpire il mio bersaglio.
Quindi una persona deve allenarsi sodo per sfruttare al meglio i propri arti inferiori e se non viene eseguita al meglio la tecnica essa può essere bloccata con facilità, in seno a queste costatazioni l'Hek Hi Boen già dall'inizio pone l'accento sull'importanza dei calci, nell'addestramento base troviamo già le tecniche di calcio, cosa che negli altri tipi di wing chun si studia a un livello più avanzato.
Spiego meglio il concetto, il braccio in genere è abituato a stendersi per afferrare oggetti mentre la gamba non si stende mai per afferrare qualcosa, con esse possiamo camminare ma un movimento di tipo rettilineo del nostro arto risulta una forzatura del movimento naturale dello stesso, quindi per poter eseguire la tecnica del calcio devo staccare il piede dal terreno arrivare con il ginocchio al bacino e dopo posso arrivare a colpire il mio bersaglio.
Quindi una persona deve allenarsi sodo per sfruttare al meglio i propri arti inferiori e se non viene eseguita al meglio la tecnica essa può essere bloccata con facilità, in seno a queste costatazioni l'Hek Hi Boen già dall'inizio pone l'accento sull'importanza dei calci, nell'addestramento base troviamo già le tecniche di calcio, cosa che negli altri tipi di wing chun si studia a un livello più avanzato.
Una formica passa le sue giornate
andando alla ricerca di cibo e molto spesso capita che si imbatte
nell'uomo, cosa nota come prima cosa alzando lo sguardo?
Prima ancora di scorgere la figura
tutta intera dell'uomo il suo sguardo cade sulle sue gambe che sono
come due colonne si estendono fino al cielo, infatti esse sono i
pilastri del nostro corpo che sorreggono tutta la struttura, tra
l'altro ogni movimento che proviene dal basso deve passare vicino
alle nostre gambe, custodi della stabilità e allo stesso tempo sono
i primi tutori dell'integrità fisica del nostro corpo.
Ricordiamo che l'origine del calcio viene dal basso, però io non mi voglio buttare col peso del mio corpo verso giù per proteggermi da questo attacco, se l'avversario vuole colpirmi anche dal basso uso lo stesso stratagemma contro di lui, ad un calcio rispondo con un altro calcio bloccando il movimento e evitando così l'impatto violento del piede.
Ricordiamo che l'origine del calcio viene dal basso, però io non mi voglio buttare col peso del mio corpo verso giù per proteggermi da questo attacco, se l'avversario vuole colpirmi anche dal basso uso lo stesso stratagemma contro di lui, ad un calcio rispondo con un altro calcio bloccando il movimento e evitando così l'impatto violento del piede.
Quindi le mie gambe mi proteggono da un qualsiasi attacco che
viene dal basso, sfruttando la natura stessa dei miei arti inferiori
alzo o abbasso il piede, quando vedo che qualcosa si vuole alzare io
ributto a terra il piede del mio avversario, stiamo di fatto anche
giocando e questo gioco è piuttosto crudele.
Quando l'avversario vuole colpirci con
un calcio vuole provocarci un danno, questa idea è imbevuta di
speranza, la speranza che quel calcio quando andrà a colpire potrà
farci male, ma proprio quando l'avversario si era convinto che tutto
si poteva concludere in un arco di tempo breve noi lo riporteremo a
terra con un calcio e tutto quello in cui credeva svanisce e ogni
volta che tenta di aggrapparsi a questa idea di voler colpirci dal
basso noi riporteremo il suo piede a terra ricordandogli che i piedi
servono per camminare e la tecnica del calcio con noi non risulta
così efficace come sperava.
Quindi intercettando il calcio avversario con un nostro calcio capiteranno due cose:
Quindi intercettando il calcio avversario con un nostro calcio capiteranno due cose:
- bloccheremo all'origine l'attacco
- diminuiremo l'impatto del calcio avversario
Quale delle seguenti situazioni avremo
raggiunto alla fine il risultato finale sarà qualcosa di diverso
rispetto a una difesa standard, cioè sfruttando un movimento
naturale per eseguire un secondo movimento che naturale non è ed
ottenere una difesa che rompe i canoni classici della difesa
personale.
Tutto questo si realizza a pieno nella bandiera dell'Hek Ki Boen Eng Chun.
Tutto questo si realizza a pieno nella bandiera dell'Hek Ki Boen Eng Chun.
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