lunedì 16 novembre 2015

Il nostro più grande nemico siamo noi stessi

Uno dei motti più importanti che si sente nelle arti marziali è il seguente: Il tuo più grande nemico sei tu stesso.
Noi stessi siamo il nostro più grande nemico, il nostro ego ci evita di essere obbiettivi su noi stessi e il perfezionamento delle tecniche risulta una meta alquanto difficile da raggiungere, ed ecco che l'aiuto dall'esterno ci risulta fondamentale per far si che ci possiamo completare, per poterci completare dobbiamo prendere piena coscienza di noi attraverso il controllo della nostra mente.

Possiamo indirizzare la nostra mente verso un obbiettivo, però ottenere ciò che vogliamo non è sempre semplice, faccio un esempio pratico: Ci siamo prefissati come obbiettivo studiare per il giorno dopo, però in quel momento decidiamo di dare una occhiata veloce alla televisione prima di cominciare a studiare, accendendo la televisione troviamo quel telefilm che ci piace tanto e guardiamo l'episodio che ci interessa, la nostra attenzione si è spostata dal nostro obbiettivo, abbiamo perso tempo e non siamo riusciti ad ottenere ciò che volevamo.
Dei pensieri vagabondi hanno attirato la nostra attenzione e siamo stati trascinati da qualcosa che  non ci interessava, abbiamo messo la nostra precedente meta nel dimenticatoio e ci siamo creati un nuovo obbiettivo, però la parola scegliere non è opportuna in questo caso, in quanto siamo stati attirati da qualcosa di nuovo che ci attirava di più.
Tutto questo significa che non abbiamo il pieno controllo della nostra mente, la prima distrazione ci induce a seguire altro.

Allora per raggiungere appieno il nostro obbiettivo ci dobbiamo concentrare, ma questo non deve essere un esercizio saltuario, dobbiamo allenare la nostra concentrazione quotidianamente e ci dobbiamo concentrare verso l'interno.
Se ci concentriamo verso l'esterno può succedere che qualcos'altro ci fa cambiare interesse ma se manteniamo costantemente la nostra attenzione dentro di noi sarà più difficile che saremo attirati da qualcos'altro.
Quando sapremmo condurre la mente dove vogliamo noi avremmo raggiunto il nostro traguardo e non ci dovremo più sforzare a non farci più influenzare da cause esterne, poiché tutto questo diventa un processo naturale dentro di noi.
Così facendo avremo lavorato su di noi e può succedere che una persona arrogante cambia, diventa umile e più riflessiva, così facendo cercheremo sempre l'errore e i miglioramenti saranno sempre costanti e in questa perfezione continua di noi stessi avremmo assottigliato il nostro ego, quel nemico da grande che era si è trasformato ed è diventato piccolo e noi avremo più spazio per noi stessi.

Nessun commento:

Posta un commento