Uno dei motti più importanti del Wing Chun afferma che
dobbiamo liberarci della nostra forza, se lo abbiamo già sentito sicuramente ci
saremo anche fermati un momento per rifletterci sopra, quindi può sorgere spontanea
una domanda, perché dovremo farlo?
Liberarsi della nostra forza sembra una contraddizione, ma se approfondiamo potremo capire meglio la situazione e alla fine tutto ci risulterà più lineare.
Liberarsi della nostra forza sembra una contraddizione, ma se approfondiamo potremo capire meglio la situazione e alla fine tutto ci risulterà più lineare.
Il verbo ‘’liberarsi’’ ci fa intendere alla possibile esistenza
di un legame o di una limitazione, che può quindi condizionare le nostre azioni
e sfruttare al meglio quello che abbiamo a disposizione può risultare assai complesso,
in altri termini potrebbe succedere che la forza si può trasformare in un freno
a mano che ci impedisca di far scorrere la nostra energia e qui risulta importante
la necessità di svincolarsi da questa costrizione per riprendere il controllo della
situazione.
La forza può risultare un impedimento? Assurdo starà
pensando qualcuno, ma spesso si fa un po’ di confusione e crediamo che tra forza
ed energia non ci sia differenza, ma non è così e crediamo che grazie alla
forza possiamo risolvere tutti i problemi. Però è da precisare che quando
parliamo di forza ci riferiamo a quella facoltà motoria che ci consente di
prevalere su una resistenza tramite un lavoro sulla crescita della
tensione da parte della muscolatura, mentre l’energia si può manifestare anche
senza l’intervento di tensioni muscolari.
L’energia si manifesta attraverso i nostri movimenti e grazie ad essa riusciamo
a far esplodere verso l’esterno quello che abbiamo all’interno, lo scontro tra
le forze è tra una delle cose più normali che può accadere in natura ma adesso
voglio porre questa domanda: quello che abbiamo deciso di fare è stata sempre
la scelta più opportuna? Mi spiego meglio se ci aggrappiamo al concetto di
forza escluderemo a priori un’altra possibile soluzione al problema e quindi legarci
solo ad essa può limitarci. Nella realtà quando due forze si scontrano la
rigidità del corpo e della mente intervengono e guidano le nostre reazioni
istintive che ci trasformano come un toro che carica senza curarsi di quello
che succede, rischiando quindi anche la nostra stessa incolumità, il nostro
unico obbiettivo è diventato prevalere sull’altro a ogni costo, ma se la forza
da affrontare è troppo grande allora rischieremo di rimanere schiacciati da
tutto ciò. Appare chiaro che quando la forza non ci controlla la situazione cambia
e tutto può volgere a nostro favore, il nostro corpo sarà più sciolto e potremo
usare la giusta pressione energetica che ci permetterà a far fluire l’energia in
entrata e in uscita, se ci sarà anche una sola possibilità che la forza abbia
il controllo su di noi allora il nostro avversario sarà agevolato, il punto
cruciale da capire è che se usiamo la forza potremo muoverci a scatti, quindi
rischiamo di non essere fluidi e daremo l’occasione di liberarci di noi,
proprio qui nasce la necessità di liberarci della nostra forza.
Nel momento che l’avversario usa la sua forza cosa succede?
Nella maggior parte dei casi si contrappone la forza con altra forza, in questo
scontro tra tensioni muscolari svincolarsi è tutt’altro che semplice e allora che
dobbiamo riequilibrare le energie e a tal proposito useremo proprio il
principio dello Im e dello Yang, senza contrastare con la forza bruta l’attacco
dell’avversario nel punto di contatto metteremo la pressione sufficiente che ci
consentirà di far fluire l’attacco del nostro opponente.
Per fare ciò dobbiamo tenere in considerazione due aspetti:
1. Creare il vuoto da contrappore alla
forza dell’avversario
2. Lasciar fluire la forza
dell’avversario ridirezionando il suo attacco
Precisiamo che essere vuoti non significa essere deboli, se
lo siamo l’attacco in entrata non troverà alcun ostacolo e potrà raggiungerci
senza problemi, quindi la cosa importante da fare è non farsi coinvolgere dalle
proprie reazioni istintive e in presenza della forza dell’avversario dobbiamo mantenere
la nostra struttura più morbida possibile. Per essere fluidi non dobbiamo
perdere di vista il modello a cui ci ispiriamo, ci è stato sempre detto che l’acqua
non ha forma eppure può assumere qualsiasi forma anche una piccola goccia può
rompere la roccia più dura, adeguarsi ai movimenti dell’avversario e non
opporvisi risulta la strategia più opportuna da intraprendere.
Per non farci guidare da tensioni muscolari o altro risulta
importante esercitarsi sul Niam Jiu (chi sao), questo ci aiuterà a sviluppare
quella capacita di percepire l’energia in entrata e ad adeguarsi ad essa,
andiamo ad esaminare una situazione tipo: in presenza di una mano che si
avvicina ci viene naturale toglierla davanti a noi, in questa maniera avremo
impedito solamente all’avversario di raggiungerci in quel momento e troverà
sicuramente un'altra occasione per colpirci.
Invece quando vediamo una mano che avanza dobbiamo rimanere calmi, se ci
alziamo sentiremo le nostre cosce irrigidirsi quindi abbassare la posizione ci
aiuterà a mantenerci stabili e morbidi, ovviamente non vorremo farci colpire
quindi il nostro braccio incrocerà quello davanti a noi ma non con lo scopo di
spostarlo, se l’avversario vuole venire verso di noi accompagneremo il suo
attacco ridirenzionandolo e abbandonando la forza sfrutteremo la corretta pressione
che ci permetterà di gestire al meglio la situazione.
Nella civiltà odierna risolvere i problemi con la forza è la
normalità, se ci capita un problema lo affronteremo di petto e questo ci
provocherà non poche tensioni emotive, allora risulta chiaro che liberarci
dalla forza è un percorso che deve passare anche dalla nostra mente, cioè avere
una mente limpida che non ci turba dalle cose che ci accadono intorno è una
cosa che tutti vorremo avere, ma non è impossibile. Se capiterà l’occasione di
arrabbiarci per qualcosa non lasciamoci influenzare dal problema in se ma
andiamo oltre, come si dice se è capitato è capitato non possiamo mettere un
muro che impedisca al problema di raggiungerci se ormai ci sta lasciamolo
scorrere affinché ci lasci al più presto, quando ci riusciremo la mente sarà
più lucida e affronteremo quello che il mondo ci propone in maniera differente,
sempre attraverso questo abbandono delle risoluzioni attraverso la forza per
dare spazio alla fluidità del pensiero.
Una mente libera guida un corpo libero, se vogliamo liberarci
di tutte quelle tensioni che ci impediscono di far fluire i nostri movimenti
dobbiamo partire dalla mente e quando saremo liberi da pensieri che ci
riempiono inutilmente la testa entreremo in una fase di ascolto, reagire senza
costrizioni diventerà per noi normale e attraverso questo continuo lavoro su di
noi saremo riusciti a ottenere quella abilità di reagire senza usare inutili
tensione muscolari che ci frenano e saremo stati in grado di liberarci della
nostra forza.